1. Progettare

  2. Analizzare

  3. Conclusioni

  4. Note

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Fase 1: PROGETTARE

20 Dic. 2022

Siamo venuti a conoscenza del progetto ASOC grazie al prof. Cardillo, e ci siamo subito cimentati nell’organizzazione delle varie operazioni.

In primis abbiamo recuperato dati sulle caratteristiche e lo stato dei lavori, su cui i nostri analisti avrebbero lavorato; tramite i social abbiamo poi condiviso le nostre ricerche.

Abbiamo scelto questo progetto tra quelli proposti, sia in quanto quello più inerente al nostro corso di studi, sia in quanto di nostro interesse da cittadini.

Le nostre ricerche ci hanno dato un’idea più chiara sulla condizione dei lavori e sull’effettiva condizione della velocità di rete nel Comune di Trapani, anche rispetto ad altri importanti centri urbani [1] [2]

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Fase 2: ANALIZZARE

6 Feb. 2023

La mancanza di informazioni utili sulla pagina del progetto ci ha costretto a rivolgerci a fonti secondarie.

Volendo confrontare i dati ufficiali con l'esperienza comunitaria tramite un questionario pubblico, abbiamo chiesto ai soggetti interessati la qualità ed il tipo della loro connessione, oltre alla conoscenza sullo stato dei lavori[3].

Nel mentre, alcuni nostri membri hanno raccolto fotografie e video che mostrano i disagi causati alla cittadinanza dai lavori.

Come penultima fase, abbiamo organizzato delle interviste con:

  • l'avv. Dario Safina, deputato regionale[4.1]
  • l'ing. Orazio Amenta, dirigente A.I. dei lavori pubblici per il Comune[4.2]

Infine, abbiamo creato un video-report dove sono stati inclusi i risultati delle nostre ricerche[4].

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Fase 3: CONCLUSIONI

9 Feb. - 27 Aprile 2023

L’avvocato Safina ha spiegato come il Comune di Trapani abbia stipulato una convenzione con Open Fiber, che avrebbe fornito alla città più di 100 Km di linea.

I lavori sarebbero ormai prossimi al termine, il trapanese potrà dirsi tra i territori più cablati d’Italia.

Abbiamo approfondito quest’ultimo punto nell’intervista con l’ingegnere Amenta, che ha spiegato come il Comune riceva fondi sia da parte dello Stato che da parte dell’Unione Europea.

I dissesti stradali sono dovuti a imprese locali in subappalto di Open Fiber, spesso prive dei mezzi per la riasfaltatura.

In conclusione abbiamo notato l’incompletezza in alcune zone della città dei lavori, altrimenti conclusi prima dell’inizio del monitoraggio.

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